Vassoio Sbiancamento

Q Che cosa significa e coinvolge la procedura?
A Il dentista applica in un dente il prodotto sbiancante con un specialmente fatto vassoio che si inserisce in bocca simile a uno scudo. Poi la sostanza chimica viene attivata con il calore, o il calore e la luce combinata. Il principio attivo nel prodotto è normalmente perossido di idrogeno o perossido di carbamide. Se il dente è stato trattato dal radice, il canale, che conteneva già il nervo, può essere riaperto e il prodotto sbiancante viene messo dentro. In entrambi i casi, la procedura deve essere ripetuta fino al raggiungimento della giusta tonalità.

Q Quanto dura la procedura?
A Prima di tutto avrete bisogno di 2 o 3 visite. Il dentista dovrà fare un paradenti e dovrà prendere le impressioni per questo al primo appuntamento. Una volta che il dentista ha iniziato il trattamento, si dovrà continuare il trattamento a casa. Ciò significa applicare la candeggina regolarmente più di 2-4 settimane per 30 minuti a 1 ora per volta. Tuttavia, i nuovi prodotti possono essere applicati per 8 ore alla volta, e questo significa che un risultato soddisfacente può essere ottenuto in 1 settimana.

Q Perché i miei denti devono essere sbiancati?
A Ogni persona è diversa; e proprio come i nostri capelli e pelle colore varia, questo vale per i nostri denti. Alcuni denti hanno una sfumatura giallastra, alcuni sono più beige – molto pochi sono in realtà ‘bianchi’. Denti gialli anche con l’età possono diventare colorati sulla superficie da cibi e bevande come tè, caffè e di ribes nero. Calcolo (tartaro) può anche influenzare il colore dei denti. Alcune persone possono avere macchie all’interno dei loro denti. Ciò può essere causato da alcuni antibiotici o piccole crepe nei denti, che assorbono la macchia.

Q Sarò soddisfatto dei risultati?
A Risultati di trattamento possono variare a seconda delle tonalità originale dei denti. I denti tendono a scurire leggermente nel corso del tempo. L’effetto dura per circa 1 a 3 anni, anche se a volte può durare più lungo. Alcune persone trovano che i loro denti sono sensibili per i primi giorni dopo il trattamento, ma questo svanisce dopo un breve periodo.

Q Cosa si deve fare per quanto riguarda “over-the-counter kit “?
A Over-the-counter kit non sono raccomandati perché contengono solo una piccola quantità di perossido di idrogeno, che rende il prodotto meno efficace. Alcuni contengono anche acidi diluiti, mentre altri sono abrasivi. Anche se questi prodotti sono più economici, sbiancamento è una procedura complicata e dovrebbe essere eseguita solo da un dentista, dopo un esame approfondito e la valutazione dei vostri denti. E ‘molto importante seguire le istruzioni di vostro dentista e andare a tutti gli successivi appuntamenti (Lampade sbiancamento dentale).

Q È possibile che lo sbiancamento non funzionera?
A Sbiancamento può alleggerire solo il colore del dente esistente. Per un cambiamento di tonalità impiallacciatura specifica è un’altra opzione scelta. Sbiancamento funziona anche su denti naturali. Non funziona su qualsiasi tipo di denti ‘falsi’. Questo include dentiere, corone e impiallacciature (veneer). Se protesi sono macchiati o scoloriti, potete andare per una visita a dentista e chiedere di pulirli. Impiallacciature macchiate, corone e le protesi forse devono essere sostituite. Anche in questo caso, chiedete tutto al vostro dentista.

Q Che cosa dire per i dentifrici sbiancanti?
A Ora ci sono molti dentifrici sbiancanti che si possono acquistare. Anche se non influenzano il colore naturale del dente, sono efficaci nel rimuovere le macchie e migliorare l’aspetto del dente. Una volta che i denti sono stati professionalmente sbiancati il dentifricio per il sbiancamento può aiutare a mantenere un buon l’aspetto (Digitale colorimetri odontoiatrici).

Quanto Durano Le Faccette?

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Quanto durano le faccette dentali?
La durata delle faccette dipende dalla qualità dei materiali e dai controlli periodici eseguiti nel corso del tempo. Una recente ricerca ha analizzato gli studi sulle faccette dentali fin qui condotti e ha fornito i dati relativi alla loro durata media.

Le faccette in vetroceramica durano più delle faccette in ceramica feldspatica
Innanzitutto, la ricerca ha rivelato che la percentuale di sopravvivenza delle faccette dentali si aggira intorno all 89% in un periodo di 9 anni. Il dato ancor più interessante riguarda il tipo di materiale: la sopravvivenza delle faccette in vetroceramica è del 94%, mentre quella delle faccette in ceramica feldspatica è dell’87% (Sbiancatore air prophy jet).

●distacco (2%)
●frattura (4%)
●carie secondaria (1%)
●grave scolorimento verticale (2%)
●problemi endodontici (2%)

In conclusione, le faccette in vetroceramica e quelle in ceramica feldspatica hanno un alto tasso di sopravvivenza. Le cause più comuni di fallimento sono le fratture e le scheggiature, Le alte percentuali di buona riuscita sono evidenti prove del fatto che le faccette in ceramica costituiscono un trattamento valido e sicuro che mantiene la struttura del dente (Ablatore ultrasuoni).

Allineatori invisibili e adolescenti: è amore?

A questo proposito, abbiamo chiesto al Prof. Luca Levrini specialista in Ortodonzia e Professore Associato all’Università degli studi dell’Insubria, di parlarci degli allineatori trasparenti e di come ben si adattano alle esigenze degli adolescenti.

Cosa sono gli allineatori trasparenti?

Si tratta di dispositivi intraorali, direi praticamente invisibili, in grado di riallineare i denti.

Nella pratica si hanno una serie di mascherine trasparenti che vengono applicate alle arcate dentarie e sostituite ogni 2 settimane. I denti si muovono e quindi si riallineano, perché ogni mascherina è diversa e tende progressivamente verso il raggiungimento del risultato.

I tempi di trattamento non si allungano rispetto alle tecniche tradizionali ed è possibile trattare anche casi di una certa complessità, a patto che l’operatore che li utilizza abbia buona esperienza.

E per gli adolescenti?

Gli allineatori sono molto utili nella pratica clinica, in quanto vanno a soddisfare un crescente bisogno: i giovani desiderano avere una dentatura regolare, ma con apparecchi che soddisfino le loro esigenze.

Le loro aspettative però non sono esclusivamente di natura estetica, come si potrebbe pensare.

I ragazzi quindi desiderano correggere i difetti della dentatura con dispositivi trasparenti per ortodonzia?

Certamente, però devono essere in età adolescente. Per comprendere tale affermazione la prima domanda da porsi è perché alcuni giovani pazienti desiderano che l’apparecchio non si veda ed altri assolutamente l’opposto.

A mio giudizio la spiegazione deve ricercarsi nell’inserimento o meno del soggetto nel periodo dell’adolescenza. L’adolescenza rappresenta un lungo intervallo di tempo nel quale si abbandona l’età infantile e si entra in quella adulta.

Il tipico dispositivo ortodontico fisso e visibile viene classicamente percepito come appartenente all’età infantile, quindi non adatto a chi tende e si proietta verso il mondo degli adulti. L’adolescente punta all’indipendenza e si allontana da ogni cosa che rappresenta l’infanzia, quindi anche dall’apparecchio fisso.

Ci sono altre spiegazioni?

Sono numerose le motivazioni che portano il giovane a richiedere un dispositivo invisibile e tutte rientrano nel complesso argomento dell’estetica, degli stili di vita e delle aspirazioni, fattori che contribuiscono alla costruzione dell’identità dei giovani che stanno per diventare adulti.

Iniziamo però con il dire che agli adolescenti gli allineatori trasparenti piacciono non solo perché non si vedono. Il fatto che siano invisibili è cosa importante ma forse non l’unica che spinge e motiva a fare tale scelta. I giovani credono in modo particolare nelle nuove tecnologie, esse rappresentano la proiezione verso il futuro e contestualmente l’efficienza.

Il fatto di poter disporre di un programma informatico che visualizza fedelmente e virtualmente le proprie arcate dentarie, il filmato che visualizza gli spostamenti che verranno effettuati dal trattamento sono cose importanti per i giovani.

Ricevere tramite e-mail tale filmato – il proprio trattamento – è entusiasmante ed una novità assoluta per il giovane. Questo è possibile con queste tecniche di recente introduzione, che, hanno comunque il valore di agire concretamente. Ad oggi, gli adolescenti apprezzano sempre di più quello che funziona e, sempre di più, saranno in grado di apprezzare e distinguere con maggior senso critico.

Quali sono i vantaggi clinici?

L’evoluzione degli allineatori è rapida e costante, sono dei dispositivi in continuo miglioramento che aumentano rapidamente i vantaggi clinici. Ci sono per esempio vantaggi sulla salute delle gengive; una recente ricerca ha dimostrato come questi dispositivi possano migliorarne lo stato di salute, soprattutto se confrontati con i tradizionali dispositivi ortodontici fissi.

Il motivo è che consentono una perfetta igiene orale, alla quale il paziente è obbligatoriamente stimolato. Ci sono vantaggi per il miglior spostamento dei denti; gli allineatori trasparenti avevano difficoltà nel compiere alcuni spostamenti dentari, oggi il miglioramento tecnologico di questi dispositivi consente nuove soluzioni che permettono al dentista di progettare movimenti dentali certi e controllati in quasi tutti i pazienti.

Dietro questi dispositivi vi sono importantissime ricerche e studi che migliorano costantemente la loro efficacia. In questo senso, gli allineatori sono un esempio di come la tecnologia aiuta e completa il dentista nella sua professione. Alcuni ritengono che gli adolescenti non siano molto collaborativi quindi non adatti a dispositivi come questi che sono removibili.

Come già sottolineato, la scelta di fabbricare allineatori per adolescenti impone la necessità di adattarsi a caratteristiche proprie ed esclusive di questa età, ovviamente diverse rispetto a quelle dell’adulto; tra queste sicuramente la collaborazione.

È proprio per questo che vengono utilizzati degli indicatori che mostrano il tempo di applicazione delle mascherine. Sono molto utili, rappresentano un efficace strumento di incentivo e non di controllo né per il genitore né per il dentista. L’adolescente sente l’indicatore come parametro di sfida a cui riferirsi, quindi di motivazione.

Utilizzando questi dispositivi cosa la gratifica maggiormente?

Il fatto di utilizzare strumenti che soddisfano le esigenze dei giovani, che hanno desideri sofisticati e di valore a cui spesso le tradizionali tecnologie, pur efficaci, non riescono a rispondere.

In questi casi il trattamento non è solo la cura ma il rispetto di un complesso di desideri che all’apparenza sembrano effimeri ma che rappresentano, di fatto, una realtà quotidiana sempre più diffusa.

Tutto in un sorriso: stato dell’arte sugli sbiancamenti dei denti

Negli ultimi anni un numero sempre maggiore di persone ,di ogni età, chiede di sbiancare i denti per migliorare l’estetica del sorriso. Spesso il colore naturale dei denti, ereditato geneticamente e, quindi, personale, non è bianco candido, anzi tende al giallo o al grigio con diverse tonalità e sfumature, essendo la somma di una serie di fattori (spessore, struttura e colore dei tessuti duri del dente).

Con il termine “discromie dentali” si definiscono gli inestetismi e le alterazioni cromatiche. I fattori che determinano le discromie si possono raggruppare essenzialmente in due grandi gruppi: i fattori estrinseci e i fattori intrinseci. I primi sono quelli che determinano una discromia superficiale che modificano in modo più o meno sostanziale il colore fisiologico dei denti naturali, sono rappresentati dall’assunzione di alimenti dall’elevato potere colorante (caffè, tè, liquirizia), dall’abitudine al fumo, dalla placca o dal tartaro. Generalmente, un’accurata seduta di igiene orale permette una facile rimozione di questo tipo di discromie.
I fattori intrinseci, invece, si dividono ulteriormente in primari e secondari. Fanno parte dei primari alcune sostanze o farmaci, come le tetracicline o l’eccesso di fluoro, che se assunti durante lo sviluppo possono penetrare e integrarsi nella struttura dello smalto. Tutto questo può ridurre la luminosità e la trasparenza del colore dei denti oltre che causare macchie superficiali sullo smalto.

Per fortuna disponiamo oggi di una varietà di validi strumenti e prodotti specifici per ripristinare il colore naturale del dente o anche per avere quel bianco tanto desiderato che madre-natura non ci ha fornito. Trattamento in studio o domiciliare? Sia che si opti per il trattamento in studio o per quello domiciliare, occorre una visita di presbiancamento, nella quale viene fatta una diagnosi globale, si controlla lo stato dei restauri, si determina il tipo e l’entità della discromia, si registra il colore, si effettua una seduta di igiene orale e si stabilisce il tipo di trattamento più consono al singolo caso clinico(lampada sbiancante denti).
Seguendo l’onda, alcune aziende hanno messo sul mercato prodotti per l’uso domestico poco costosi e facilmente reperibili nei grandi magazzini e nelle farmacie (strisce adesive, stick, pennelli). Siccome per legge non possono contenere alte concentrazioni di sostanze sbiancanti come i prodotti per dentisti, la loro efficacia è piuttosto limitata.
Lo sbiancamento professionale risulta sicuramente più costoso, dato che viene applicato nello studio di uno specialista, ma garantisce effetti soddisfacenti in breve tempo e di lunga durata. La metodica considerata tutt’oggi la migliore sia per risultati che per tempistica è quella denominata “sistema di sbiancamento attivato da lampade”. Questa tecnica prevede l’uso di perossido d’idrogeno associato ad un esposizione luminosa a luce fredda, riducendo di molto casi di ipersensibilità dentale.
Durante questo trattamento i denti vengono coperti da un gel ad alta concentrazione di perossido di idrogeno in grado di penetrare lo smalto fino alla dentina (il tessuto duro che si trova tra lo smalto e la polpa dentale). In questo modo, si riescono ad eliminare per ossidazione tutte le sostanze coloranti infiltratesi nel corso del tempo. Una volta applicato il gel e coperti le labbra e gli occhi del paziente, la superficie dentale è esposta alla luce di una lampada speciale o di un laser.
In pratica, se eseguito da dentisti o igienisti esperti, lo sbiancamento è praticamente privo di rischi sia per i denti sia per le gengive. Per evitare delusioni e pericolose incomprensioni tra dentisti e pazienti, è bene ricordare che i metodi di sbiancamento non portano mai a risultati definitivi. Anche con i metodi di tipo professionale l’effetto sbiancante dura in media circa tre anni. Il ritorno alla situazione precedente dipende molto dalle abitudini dello stesso paziente (riunito dentisti).