Odontoiatria e Medicina Alternativa

20160926165457

Per sua natura la medicina, orientata alla cura di malattie, che generano inevitabili sentimenti e percezioni pregnanti, determina spesso nel malato un atteggiamento di speranza e illusione che porta talvolta medici e pazienti a comportamenti che esulano dallo scientifico e razionale.

In risposta a fallimenti più o meno evidenti della medicina nella cura di malattie, anche gravi, sono nati e sono state rivisitati approcci alternativi, nella convinzione che cambiando radicalmente approccio sia possibile ottenere risultati laddove la medicina convenzionale non offre soluzioni.

Anche il mondo dell’odontoiatria, che della problematica dei fallimenti, soffre anche per l’aspetto contrattuale per l’impegno di risorse economiche anche rilevanti, ha visto fiorire proposte non convenzionali per il trattamento di patologie dentarie classiche.

Per comprendere cosa significhi la definizione di medicina alternativa, è bene definire l’approccio della medicina tradizionale.

La medicina ufficiale, per applicare delle tecniche e protocolli di cura utilizza il metodo scientifico che prevede a fronte di un ipotesi, la verifica con sperimentazione e conseguente definizione di una tesi.

In medicina, quindi, per validare un trattamento è prevista la sperimentazione, che mette a confronto due o più approcci. Solo dopo l’analisi dei dati viene scelto il percorso che offre migliori risultati, a fronte di esperimenti verificabili e ripetibili.

I trial clinici randomizzati, nascono dall’esigenza di eliminare le distorsioni nella produzione dei dati da analizzare, legati alla scelta dello sperimentatore su quale farmaco o tecnica da erogare al paziente inserito nella sperimentazione clinica. Con questo approccio il clinico e il malato non sanno che approccio verrà, o è stato, utilizzato. Esiste anche la possibilità di rendere cieco l’analizzatore dei dati, con il protocollo del cosiddetto doppio cieco, in modo che solo alla fine dell’analisi dei dati venga effettivamente rivelato quale approccio sia più utile ed efficiente(strumenti dentista).

Tutte le sperimentazioni cliniche sono poi pubblicate su riviste scientifiche, che hanno il compito di diffondere la conoscenza scientifica. Questi giornali utilizzano il sistema del peer review, in cui alcuni esperti nel settore specifico valutano se gli articoli proposti per la pubblicazione sono corretti dal punto di vista metologico, in modo da garantire che i materiali e i metodi per lo studio di un problema specifico, sono stati scelti correttamente e che l’analisi dei dati sia effettivamente corretta.

Ogni rivista scientifica, per la peculiare severità della valutazione degli articoli proposti per la pubblicazione, possiede una autorevolezza che porta a rendere alcuni giornali più rilevanti rispetto ad altri. Una rivista autorevole verrà, quindi, letta da più persone e quindi un articolo in essa pubblicato avrà più probabilità di avere un impatto sulla scienza medica maggiore rispetto ad un articolo pubblicato su riviste che non controllano con attenzione la qualità dei lavori proposti (impact factor).

Un articolo ben fatto, poi, verrà utilizzato da altri sperimentatori come base per nuove sperimentazioni o per validare altre tecniche per confronto. Quindi misurando quante volte un articolo, e quindi l’autore, viene citato da altri è possibile valutare quanto rigoroso e valido sia un metodo rispetto ad un altro.

Quindi, la medicina tradizionale, prevede che una tecnica si studiata e rivista nel tempo, per stabilire per ogni problema clinico quale sia il protocollo migliore da applicare al malato per trattare le patologie.

Rimane, dunque, uno spazio per le tecniche alternative, per autori che non vogliono studiare scientificamente l’approccio medico a patologie. Omeopatia, omotossicologia, fiori di Bach, ayurveda, yoga, medicina cinese, agopuntura, fitoterapia, vega Test, chiropratica, pranoterapia, naturopatia, ipnosi, sono approcci che non si sottopongono a validazione scientifica, e che quindi hanno risultati non verificabili.

Paradossalmente alcune tecniche che prima erano alternative sono state assorbite dalla medicina tradizionale, e validate. Un esempio sono l’aspirina, l’eugenolo, e molti altri farmaci rapiti al non scientifico e studiati con metodo, che si sono rivelati utili ed efficenti.
Tuttavia, è bene ricordare che, nella maggior parte delle verifiche le cosiddette medicine alternative, quando sono state sottoposte alla validazione scientifica si sono rivelate poco o per niente utili nel trattamento di patologie. Quante speranze hanno raccolto per i promotori di metodi non ortodossi per il trattamento delle patologie tumorali, che sono state disilluse dalla verifica con metodo che i risultati eclatanti erano solo millantati?

A margine di questo, infine, è nato un fenomeno per cui questi approcci senza risultati certi e verificabili sono stati proposti per il trattamento di pazienti sani, con la scusa di migliorare l’assenza di patologia. Vitamine ed integratori venduti a caro prezzo, sono la punta dell’iceberg di un fenomeno che punta a trarre profitto da un problema di fatto che non sussiste(riunito odontoiatrico).

In odontoiatria è proprio quest’ultimo che ha visto il fiorire di approcci ingiustificati di trattamento: il più noto è la rimozione di restauri in amalgama di argento, senza che ci sia un motivo diverso dalla paura del mercurio presente all’interno. Senza studi che giustifichino queste costose e aggressive rimozioni di restauri funzionanti, si determina per i pazienti un peggioramento generale dello stato di salute dentale e generale. Per non parlare poi di quanti denti recuperabili vengano estratti per essere sostituiti con impianti dentari, spacciando questa soluzione come migliore, senza che vi sia una giustificazione scientifica a questo modo aggressivo di curare i pazienti.

L’endodonzia, in questo, garantisce ai pazienti un approccio moderno, scientificamente valido, e in fin dei conti più conveniente alla risoluzione di molte problematiche dentarie che in mano di dentisti non aggiornati esitano in mutilazioni dentarie inaccettabili.! !

In conclusione, non è corretto applicare tecniche con risultati ignoti e definirle medicina.
L’alternativo è solo finzione, e in fin dei conti, tradimento.

Quali sono le cause dell’alitosi?

76031448508336Alitosi è il termine clinico utilizzato per indicare un problema molto comune, l’alito cattivo. Ma da cosa è causato? L’alitosi dipende principalmente dall’emissione di composti sulfurei attraverso l’aria espirata. I batteri che proliferano sulla parte posteriore della lingua, negli spazi interdentali, nelle tasche gengivali e in altre cavità della bocca producono composti sulfurei maleodoranti. L’alito cattivo può essere determinato anche da una periodontosi in corso.
Le cause più comuni dell’alitosi comprendono il consumo di alimenti dall’odore molto intenso (ad esempio aglio, formaggio, cipolle) e una scarsa igiene orale, oltre a fattori quali il fumo, lo stress o il digiuno.

Come prevenire l’alitosi?

2820379266657850141
L’alitosi può essere combattuta principalmente attraverso le pratiche di igiene quotidiana, lavando i denti per almeno due minuti due volte al giorno, al mattino e la sera prima di andare a letto, e pulendo anche la lingua, dove si annida la maggior parte dei batteri. È consigliabile anche l’uso di un collutorio(riunito odontoiatrico).

È importante utilizzare un dentifricio ad azione antibatterica completa in grado di combattere l’alito cattivo, oltre al filo interdentale per rimuovere la placca dai punti più difficili da raggiungere. Antica Erboristeria ha studiato un’apposita linea di prodotti che donano una freschezza extra grazie alla formula anti-alito cattivo(strumenti pulizia denti).

Sensibilità dentale, i rimedi efficaci per ridurre il fastidio

denti-sensibili

Qual è la causa dei denti sensibili? Se pensate che si tratti solo di sfortuna, o di genetica, potreste ricredervi. Spesso infatti, i denti sono più sensibili a causa di problemi come un’igiene orale troppo aggressiva (spazzolare i denti con forza non serve, basta farlo regolarmente e con la giusta delicatezza) o a causa di alimenti che possono danneggiare lo smalto dei denti.

La buona notizia è che i denti sensibili possono essere curati, ed il problema può essere alleviato con alcuni rimedi.

p5354-620x350

Ecco quelli più efficaci:

●Spazzolare delicatamente i denti: come abbiamo detto, i denti vanno spazzolati delicatamente, e non da destra a sinistra, ma dall’alto al basso
●Usare dentifrici per denti sensibili, che aiutano a ridurre il dolore. Dovreste notare una minore sensibilità nell’arco di poche settimane. Per le zone più ostinate, provate ad applicare un po’ di dentifricio direttamente sul dente.
●Evitare bevande acide, bibite gassate e succhi di frutta a base di agrumi
●Evitare lo sbiancamento dei denti, sia quello casalingo che quello dal dentista, il quale dovrà essere comunque informato in merito al vostro problema
●Usare un bite per il trattamento del bruxismo. Quest’ultimo, potrebbe essere infatti una delle cause della sensibilità dei denti
●Considerate dei trattamenti medici dal dentista, specialmente se nessun rimedio sembra funzionare(telecamera intraorale).